Bisognerebbe analizzare la persona che sta dietro al writer medio per capire le dinamiche di un movimento così vasto.
Permettetemi di fare della psicologia a spanne, non è il mio campo anche se mi appassiona molto:
In genere (parlo per esperienza personale, sia di vita che degli anni passati sul forum) il writer è una persona molto intelligente, tanto da risultare più avanti rispetto ai coetanei durante infanzia ed adolescenza.
Per sua indole, o per risposta a situazioni "difficili", è portato a pensare con la sua testa e non ha bisogno dell'approvazione altrui per riconoscere il suo valore.
Il gran problema è che viviamo in una società costruita sul bisogno morboso dell'
approvazione altrui. Alla società non serve gente che agisca di testa propria, servono capre che risolvano i loro problemi chiedendo ad altri.
I genitori sono i primi ad agire in questo senso. Un esempio banale: il bambino che dice "Faccio da solo" ottiene in genere come risposta roba del tipo "Lascia fare a noi, sei lento/ lo fai male / non sei abbastanza forte /sei troppo piccolo".
Si prosegue con la scuola, un istituzione appositamente disegnata per instillare un modo di pensare e di agire che presuppone la ricerca di approvazione, dove lo spazio per prendere decisioni autonome è nullo. Devi stare seduto al tuo posto, dire ciò che vuole sentirsi dire la maestra, chiedere il permesso per espletare i tuoi sacrosanti bisogni fisiologici e così via..
Non fai ciò che ti viene detto di fare? Vieni punito. Tutto va nel senso dell'altrui controllo.
La pagella era un messaggio per i tuoi genitori che diceva in quale misura eri stato approvato.Anche alle superiori e all'università si segue lo stesso schema. Interpreta il testo, ma secondo le interpretazioni riconosciute, non affidarti alla tua sensibilità. Fai una relazione di milleduecento parole sull'argomento X, che abbia inizio, svolgimento e fine.
Si ha un esito positivo quando si ha l'approvazione del docente, non quando si padroneggia l'argomento.E l'istruzione non è l'unico caso in cui accade questo.. Leggi e normative per qualsiasi cosa.
In qualsiasi scenario ti trovi, c'è sempre un modello "approvato" da seguire.Pensate poi alle canzoni che vanno tanto di moda: "Non posso vivere senza di te".
Pensate a modelli comportamentali a cui siete obbligati inconsciamente ad obbedire: l'uomo è un animale naturalmente poligamo, perchè cazzo bisogna aspirare a trovare una sola compagna per tutta la vita? Il compromesso finale è la poligamia seriale. Pensare secondo il modello di altri. Infelicità.
Perchè tutto questo? E' difficile da trattare in poche righe.. In poche parole:
SOCIETA' DI CONSUMOPer questo non esisteva un fenomeno del genere prima del boom della plastica e della produzione in grandi serie.
Cosa c'entra col writing? Come detto prima, il writer medio di sua indole poco si presta a queste manipolazioni. Può esserne cosciente o no, ma sente di
non doversi sottomettere al bisogno d'approvazione.
La via più breve per staccarsi da un gregge è procedere in verso opposto:
Stessa direzione, verso opposto.. Il bisogno di approvazione diventa bisogno di disapprovazione
Questo meccanismo è tipico dell'adolescenza, non stupisce che statisticamente la maggioranza dei writer abbia quell'età, no?
Per oggi ho scritto troppo, ma avrei altre mille cose da dire sull'argomento.. si continuerà la prossima volta