|
|
the wALLverine ••••• - Group:
- Administrator
- Posts:
- 4,651
- Noccioline:
- +387
- Status:
- Offline
| |
| Aggiungo: "il writer è più di un pittore". Non ne sarei così sicuro... Se metti a confronto qualcuno che fa solo lettering e qualcuno che fa solo realismo o iperrealismo, allora li considero alla pari, tant'è che da una parte ci sono i font e dell'altra la fotografia, quindi vedi che si continua ad essere in linea con la realtà, quando, come ho già detto, si può andare molto più in là della mera realtà, proprio perchè non abbiamo limiti e possiamo fare tutto. Un pittore che sperimenta, vedi Picasso (esempio scontato) è molto più di un classico writer, si spinge molto più in là. Se la tua osservazione è per il contesto fisico in cui ci si muove (l'ambiente che non sia uno studio) allora non sono comunque d'accordo: oltre ad esserci chi, come pittore, dipinge en plein air, esiste anche il movimento dei muralisti. Quindi vedi che writers e pittori, considerati questi aspetti, sono molto più simili di quanto si possa pensare. Poi vedi writer come Bims della ghetto farceur e capisce che sta portando la sua roba completamente oltre al classico writing (e meno male). Oppure guarda uno dei pià importanti esponenti di quello che è stato chiamato "post-graffiti": in arte firma 108, è nato come writer che faceva lettering, poi si è spostato oltre. Per questo dico che per quello che usiamo e nell'ambiente in cui agiamo ci si autolimita se si ocntinua a fare puro lettering. poi ovviamente come ho già detto sono scelte stilistiche e rispecchia anche la personalità e il pensiero della persona.
Edit: ho riletto meglio il tuo messaggio, ho sbagliato a capire: non hai detto che il writer è più di un pittore mi sembra. Comunque poco importan ,condivido lo stesso il mio pensiero
|
| |