Ciao a tutti,
Quando ero ancora un piccolo toy, circa un anno o forse 2 fa, mi sono fatto un bel giretto in caserma
.
Vi racconto;
Tornavo da una di quelle notti, da solo, in cui fai tipo 3 o 4 tag in un posto buio, magari ti vede una vecchietta in bicicletta, ma a te sembrano 100 bellissime tag ,invece fanno cagare e hai anche sbagliato tappino...
Insomma dicevo: stavo tornando con la mia graziella a casa quando vedo una bella fermata dell'autobus in vetro proprio davanti alla strada, e siccome era tardi on passavano tante macchine, quindi mi dico "ci starebbe proprio bene una tag lassù", e mi dirigo verso la pensilina, aspetto che passino tutte le macchine, aspetto ancora un po.
Mi giro e inizio a fare la tag, ci avrò messo 2 secondi e mezzo, poi veloce mi dirigo verso la bici parcheggiata a pochi metri da li, quando mi si affianca una macchina, allora penso che fossero 2 ragazzi che mi volessero dire su, invece vedo la striscia gialla sulla macchina nera... PORCO DUE penso.
Un tipo scende e mi fa "hey" e io "hey"
lui: vieni con me..
ci dirigiamo verso la tag
lui: cosa c'è scritto?
io:boh leggi
lui: cosa c'è scritto? sei shiraz?
io: no
lui: dai dimmi cosa c'è scritto
io: faza
lui: eh?
io: faza
lui: andiamo
Mi sentivo malissimo, come quando pensavi di aver preso 6 nel compito a scuola e invece prendi 3, magari 3 e mezzo.
Anzi no mi sentivo 10 volte peggio, ma non perchè pensavo alle conseguenze o a come si sarebbero incazzati ai miei, ma perchè pensavo che potevo semplicemente tornarmene a casa e che di tag ne avevo già fatte abbastanza, e poi pensavo "come cazzo ho fatto a non accorgermi di quella macchina?".
Da dove è sbucata non lo saprò mai, forse aspettava nel buio le puttane che si sarebbero appostate su quella strada da li a poco per arrestarne 2 o 3.
Vabbe da li parte un viaggetto di 5 minuti alla caserma in cui il poliziotto mi fa qualche domanda, tipo "ce ne sono altri in giro stasera?" e io "boh", e lui "ne conosci altri?" e io "no".
Una volta in caserma mi fanno aspettare in corridoio su una sedia, intanto sento nell'ufficio che i pulotti parlano e quello che mi aveva sgamato fa "imbrattatore" e un suo collega fa "ah digli che se vuole ho il cancello di casa da dipingere"... e poi ridono.
Io volevo avvisare i miei ma la collega baldona del poliziotto mi dice che devo aspettare.
Mi fanno andare in ufficio, mi chiedono i documenti e siccome non ce li avevo sono costretti a chiamare mia mamma che era già a letto, poveretta si è dovuta alzare e truccarsi e per poco non le veniva un infarto, poi moi padre mi chiama perchè ero riuscito a inviargli un messaggio "Mi hanno preso" mentre il poliziotto non guardava.
Mio papà mi chiama e mi dice due robe delle sue molto calmo tanto poi avremmo fatto i conti.
Intanto arriva mia mamma, alla fine siamo stati in caserma fino all'1 di notte, anche i poliziotti erano stufi di stare li a scrivere il verbale.
Quando sono tornato a casa non sapevo cosa dire a mia mamma, mi sono messo a piangere in camera e ho spaccato quasi tutto quello che c'era dentro.
Il giorno dopo ero sul giornale locale, quello che si leggono solo i vecchi - "Imbratta pensilina dell'autobus denunciato 15 enne " -.
Ora sono sotto processo, e ci sono ancora tanti soldi di avvocato (che non è servito a un cazzo) da pagare, tanto il processo me lo faranno quando ho 40 anni coi tempi che abbiamo qua... meglio così.
Questa è la mia piccola grande storia di una notte da writer di merda.
Raccontatemi la vostra, ciao!