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[RECENSIONE] Dj Hero 2, Fonti: Multiplayer.it

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view post Posted on 18/2/2013, 21:08      
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Genere: Casual, Rhythm
Sviluppatore: FreeStyleGames
Distributore: Activision Blizzard
Giocatori: 4
Pubblicato da Activision Blizzard

PRO
- Lista dei brani che brilla per quantità e qualità
- Multiplayer eccezionale
- I nuovi elementi del gameplay arricchiscono la dinamica di gioco


CONTRO
- Modalità carriera ancora non soddisfacente

Voto: 9

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C'erano una volta i rhythm game belli e innovativi, una novità che era riuscita a imporsi in brevissimo tempo e a far vendere ai suoi rappresentanti vagonate di copie grazie alle meccaniche divertenti e alla possibilità di far immedesimare tantissimo il giocatore, anche se poi la riproduzione della chitarra o del tappetino di turno era ben lontana dall'essere realistica. Poi è arrivato il medioevo videoludico, un ripetersi continuo ed estenuante delle stesse idee corroborate se vogliamo anche da soundtrack meno bilanciate e potenti dal punto di vista dell'impatto, i cosiddetti anni bui in attesa di un nuovo Rinascimento.A fianco di un Rock Band 3 che cerca di inaugurare un'era prosperosa in tal senso, la serie Hero si è arricchita già a partire dallo scorso anno di un nuovo filone dedicato ai DJ in erba, che ha portato una ventata di aria fresca e messo a disposizione una tracklist di conseguenza estremamente differente che invero ha colpito una cerchia più ristretta di utenti, probabilmente per la selezione di brani di cui sopra e soprattutto per il costo della periferica necessaria per giocare, decisamente non popolare. Lo scorso anno ci eravamo lamentati di una carriera messa lì come scusa per suonare tutti i mix e per un multiplayer ridotto all'osso, quest'anno i Freestyle Games si sono impegnati e adesso abbiamo un titolo più completo e maturo che farà la gioia di tutti quelli che sono interessati ai brani presenti e che vogliono provare un rhythm game con meccaniche differenti da quelle "classiche".

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Io scratcho fratello!
Come da tradizione buona e giusta DJ Hero 2 propone menu completamente rinnovati sia dal punto di vista stilistico che funzionale, sicuramente più piacevoli da leggere e con meno passaggi per accedere alle opzioni; l'unica cosa che manca è una intro bella quanto quella del primo capitolo, sostituita da un logo stiloso ma con poca personalità. Ad ogni modo per i neofiti della serie ci sono cinque diversi tipi di tutorial per altrettanti livelli di difficoltà, che introducono il giocatore a tutte le meccaniche di cui dispone il gioco. Il doppiaggio italiano è stato affidato nientepopodimeno che a Marco Mazzoli e Wender dello zoo di 105 ma il risultato è uno dei più irritanti che abbiamo mai potuto sentire in un videogioco, con toni di voce sulla carta simpatici a illustrare il gameplay ma che in realtà più di una volta ci hanno portato ad avere istinti omicida. Detto questo, è bene dare una rinfrescata sulle basi di DJ Hero 2, per i nuovi adepti e non. Sullo schermo di gioco sono presenti tre tracce che scorrono costantemente e che rappresentano agli esterni le due canzoni da mixare, al centro tutti gli effetti che vengono applicati. Innanzitutto ci sono le note che vanno intercettate alla classica maniera, grazie ai tre bottoni colorati presenti sul piatto da DJ; lasciandoli premuti e muovendo il disco sopra e sotto, si può eseguire lo scratch. Sulla base laterale della console è possibile utilizzare il crossfader che, posto inizialmente al centro, permette di escludere l'una o l'altra traccia seguendo la linea di scorrimento a schermo che si sposta ancora più all'esterno quando c'è da concentrare il suono unicamente su una canzone. Altre tecniche le ritroviamo nella manopola posta sopra al crossfader, che permette di applicare effetti di distorsione e raddoppiare il moltiplicatore dei punti; di fianco sulla sinistra abbiamo invece il bottone per attivare l'Euforia quando disponibile: pensate allo Star Power per raddoppiare i punti, in questo caso durante il suo utilizzo il gioco esegue in automatico i crossfade, ed è quindi utile attivarla magari in prossimità di sezioni piuttosto difficili.Infine nel caso in cui dovesse illuminarsi di verde l'icona posta sulla parte destra dello schermo è possibile lanciare il piatto all'indietro per il rewind fino a 720 gradi, e ripetere una particolare sezione con anche in questo caso il moltiplicatore raddoppiato. Fino a questo punto i concetti sono gli stessi del primo capitolo, dove però lo sviluppatore è andato a potenziare e rifinire le meccaniche di gioco è in tutta la parte dedicata al freestyle. Nella zona centrale infatti c'è ancora una volta la possibilità, quando proposto, di esibirsi nel freestyle via tap, ma con una serie di campionamenti direttamente collegati alle tracce mixate e non da una rosa predefinita sempre identica. Stessa cosa vale per quanto riguarda i freestyle dedicati allo scratch e soprattutto ai crossfade, decisamente più integrati con la musica e in grado di dare un maggiore senso di immedesimazione e coinvolgimento quando si interviene sulle tracce musicali, per un lavoro decisamente migliore rispetto al passato. Cosa cambia tra un livello di difficoltà all'altro? Nelle cinque iterazioni disponibili, da principiante a esperto, aumenta ovviamente la velocità dello scorrimento delle tracce audio e ci sono anche scratch più complessi con chiusura alta e bassa, crossfade istantanei (pinch) e note da premere in contemporanea, per un mixaggio che non lascia un attimo di respiro. Un'altra aggiunta è rappresentata dai Power Deck, che permettono di ricevere un bonus come il moltiplicatore più alto oppure punteggi migliori per scratch e tap conclusi con successo. Il più divertente è quello denominato "Iperdeck", che aumenta in maniera sensibile la velocità dello scorrimento della traccia mantenendo intatta la complessità dei tasti da premere. Dopo aver portato il gioco a termine al 100% possiamo dire che fino al livello normale e per la maggior parte difficile si ha davvero un senso di divertimento dove la bravura con le mani si sposa anche con la possibilità di godersi la musica e i mix presenti. Ad esperto il tutto diventa un delirio e la concentrazione si sposta unicamente sulla parte visiva e meccanica, con le tracce più avanzate assolutamente fuori di testa e complicate da portare a termine con 5 stelle oppure al 100%.

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Mixare è il mio mestiere
Laddove il primo DJ Hero proponeva una tracklist orientata soprattutto all'hip hop con concessioni all'elettronica, quella di DJ Hero 2 spazia verso più generi, con pezzi da club, dance ma anche techno, house e punte più commerciali per gli amanti di Lady Gaga e affini. Il risultato non è affatto male in termini di quantità e varietà (siamo nell'ordine di oltre 100 brani) e come nel primo capitolo la qualità dei mix è semplicemente eccezionale. Anche perché alcuni provengono da DJ famosi quali Qbert, Deadmau5, RZA e David Guetta, con l'ingresso altisonante di Tiesto, il DJ più pagato sulla faccia della Terra. Inutile dire che le loro produzioni sono qualitativamente altissime e catalogate sotto la voce di "megamix", che ne comprendono 3 o 4 collegati tra loro senza interruzioni che invece rappresentavano una delle criticità additate al primo capitolo. La modalità Impero è quella che racchiude la classica carriera, attraverso sei locazioni che mettono il giocatore nei panni di un DJ che deve conquistare i club più prestigiosi al mondo. Ogni locale propone un certo numero di mix e un quantitativo minimo di stelle da raggiungere (a qualsiasi difficoltà), i megamix di cui sopra e le battaglie con DJ famosi (c'è anche Shadow) per una struttura un po' più articolata ma a nostro modo di vedere ancora non soddisfacente perché rimane principalmente un pretesto per suonare la maggior parte delle tracce musicali presenti. Questa modalità permette inoltre di scegliere man mano tra diversi DJ e personalizzarne un minimo l'aspetto, le cuffie e il deck utilizzato; la parte grafica poi è sicuramente più gradevole a partire dagli artwork fino agli effetti e le animazioni che accompagnano la performance dei DJ in erba. La gestione della partita veloce ha subito ugualmente un miglioramento, in quanto è possibile ordinare i mix secondo una miriade di parametri e salvare le proprie scalette personalizzate per un uso successivo. Questa maggiore cura per l'usabilità e la completezza si nota anche per le altre opzioni presenti, compresa la pagina delle proprie statistiche ma anche i dati relativi ad ogni mix. La cosa carina è inoltre che al termine di ognuno è possibile mandare la sfida a un componente della lista amici col proprio punteggio, che diventa quello da battere. Tutto questo fa da base "social" per le classifiche, estremamente dettagliate e divise per difficoltà, club, mix e quant'altro, e per la componente multigiocatore, sia offline che online. Se infatti nel primo capitolo il multiplayer era solo un contentino, con DJ Hero 2 FreeStyle Games ha fatto passi da gigante grazie a una moltitudine di modalità e opzioni che attendono il giocatore.La propria gamertag online è il punto di partenza, con il livello che sale più o meno rapidamente a seconda dell'avversario battuto e decine di loghi e motti che possono essere sbloccati secondo determinate condizioni. A questo punto mediante una sorta di matchmaking è possibile esprimere le proprie preferenze riguardo il locale, il numero di mix e il tipo di avversario, nonché il livello di difficoltà che può essere anche differente visto che poi il gioco tara punteggi e performance in relazione a quello utilizzato: a questo punto si scelgono le modalità desiderate e il sistema pensa a fare il resto. Ad affiancare la classica battaglia stelle tra due persone dove il mix è esattamente identico e vince chi fa il punteggio più alto, abbiamo finalmente quella più consona dove i due DJ suonano anche pezzi differenti in un continuo alternarsi estremamente divertente. 
E ancora, la modalità checkpoint divide il mix in diverse sezioni ognuna delle quali dà un punto a chi ottiene la percentuale maggiore, in caso di parità l'esecuzione perfetta oppure un quantitativo minore di errori fungono da tie break per assegnare il punto stesso. Dove però abbiamo speso letteralmente ore di gioco sono state le due modalità denominate Sequenza e Accumulatore, assolutamente inedite per il genere. Nella prima lo scopo è quello di concludere la canzone con la sequenza di note consecutive più alta, che deve essere "salvata" utilizzando uno dei blocchi dell'Euforia a disposizione. Nel caso in cui si sbaglia una nota si riparte da zero. La strategia quindi risiede nel decidere il momento opportuno per memorizzare le note, non troppo presto per evitare di essere superati dall'avversario ma nemmeno tardi per non incappare in sezioni troppo difficili da affrontare. Accumulatore ha lo stesso concetto di base, ma in questo caso ogni salvataggio funge da checkpoint per la sequenza di note e da punto di ripartenza nel caso in cui si sbagli la loro esecuzione, tenendo conto che i blocchi Euforia da utilizzare non sono illimitati. Note finali per l'eliminazione dei mix DJ vs Chitarra, dei quali non si sente assolutamente la mancanza, e l'espansione della possibilità di usare il microfono per fare da vocalist, presente in ben 58 mix. Ancora una volta però appare poco interessante e utile solamente in modalità party, ideale quando si vuole giocare senza troppi fronzoli o fare del gran rumore in mini festini organizzati ad hoc.

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