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Biografia & Intervista: Enko4

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IlBabboSaggio
view post Posted on 24/12/2012, 10:25      




Writer conosciuto grazie a Silen xD,vabbè ecco qui:

Si muovono silenziosi, accompagnati da bombolette spray e creatività, cercano luoghi in cui esprimere la propria arte: stiamo parlando dei writer, graffittari nel DNA. Tra questi un nome Michele Costa in arte Enko, famoso nella provincia e nel territorio nazionale, anche grazie ad uno dei suoi lavori, il murales di 11 metri dedicato a Marco Simoncelli.

Non avrei mai voluto farlo, ma era l'unico modo per dimostrare il mio affetto. Ho voluto dedicargli quel graffito perchè mi ha sempre colpito la passione che ci metteva nelle cose che faceva, proprio come me. Se cadeva non se la prendeva con nessuno, moto o team, era genuino, spontaneo come noi romagnoli. Fra i writer c'è la tradizione che quando scompare qualcuno gli si dedica un dipinto e con lui l'ho voluto fare in uno dei miei muri preferiti. Parlo di Sic ma in realtà parlo delle mie passioni, parlo di me....

Quando e come nasce la tua passione per i graffiti?

Nel 1994 vinsi un concorso di skateboard e come premio vinsi un viaggio in California. In quell'occasione a Venice Beach vidi un ragazzo che dipingeva con le bombolette spray e rimasi folgorato, come fosse un colpo di fulmine. Inizia a fare foto e a documentarmi e scoprì che quel ragazzo era uno dei writer più famosi al mondo. Così inizia con pazienza, allenandomi su carta.

Perchè hai deciso di chiamarti Enko?


La scelta del nome deriva dalla necessità di essere unico, all'inizio mi firmavo “Solo Enko”, pensando di essere il solo a fare graffiti. In realtà in molti scelgono tag, ossia firme, che terminano con lettere aperte. Io scelsi di accostare la lettere K con la O perchè era difficile da disegnare, una sorta di sfida.

Hai avuto qualche “maestro”?

L'input più grande me lo diede Basic, Lucio Bolognesi, un grande artista con il quale sono cresciuto e con il quale ho un bel rapporto di amicizia. Anni fa la scena della gaffitart riminese era chiusa a me, Basic ed Eron, con il tempo la situazione si è evoluta. Negli anni ho conosciuto molti ragazzi tra cui Omar Trebbi, writer cattolichino, con cui ho dipinto tutto il canale del fiume Ventena Insieme deteniamo il record, è come se avessimo disegnato 1km e mezzo di muro.

Graffiti e stile, cosa ti differenzia dagli altri?

A mio parere un graffito deve emanare energia, di solito questa voglia la trovi nei ragazzi giovani, nel mio caso continua nonostante io abbia superato i trenta. I graffiti sono un po' come i Pokemon, all'inizio sono come le palline sferiche poi si evolvono all'infinito. Il mio stile si basa su tratti netti, puliti, senza sbavature contaminato dalla mia passione verso i cartoni animati giapponesi. Sono uno dei primi in Italia ad avere trasmesso nei graffiti lo stile Japan, spesso il mio nome Enko assomiglia a ideogrammi giapponesi, utilizzo colori sgargianti come il verde e il viola e sfondi che danno un'idea di movimento. Tutto quello che fa parte delle mia vita lo metto nei graffiti, su tutto ciò baso la mia tecnica.

Qual'è la situazione della scena artistica underground della provincia?

La scena writing riminese è in continua evoluzione, ci sono due correnti di pensiero: uno legato alla scrittura del proprio nome, per lasciare il segno nella società, . C'è poi chi come Eron, famoso writer riminese, ha scelto di scrivere la sua firma in stampatello, per questo più fruibile per il pubblico, sensibilizzando così il writing. Altri writer come me preferiscono creare scritte di impatto, di tendenza,.Oggi lo stile locale riminese ha un forte impatto a livello nazionale, conosciuto per la tecnica precisa e scenografica, che ci da credibilità.

Sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe fare un'opera per la mia città Riccione, per lasciare un segno alla gente. Vorrei avere la possibilità di liberare la mia mente, spinto dal mio motto “Take it easy”, cioè vivila facilmente. Inoltre mi piacerebbe che venisse dato spazio anche a writer meno conosciuti come Filippo Tonni “Mozzone”, Emiliano Mecozzi che basa la sua tecnica sui puppet ossia sui pupazzi, Lucio Bolognesi “Basic”che fa graffiti con tecniche classiche.

Edited by Anurash - 30/4/2014, 16:03
 
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view post Posted on 24/12/2012, 11:26      
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CITAZIONE (IlBabboSaggio @ 24/12/2012, 10:25) 
Perchè hai deciso di chiamarti Enko?
La scelta del nome deriva dalla necessità di essere unico, all'inizio mi firmavo “Solo Enko”, pensando di essere il solo a fare graffiti. In realtà in molti scelgono tag, ossia firme, che terminano con lettere aperte. Io scelsi di accostare la lettere K con la O perchè era difficile da disegnare, una sorta di sfida.

Mejko :B):
 
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