Genere: Action, Adventure Sviluppatore: Sucker Punch Distributore: Sony Lingua: Italiano Giocatori: 1 PEGI: 16+ Data di uscita: 8 Giugno 2011 Console: Playstation 3
Trascorsi due anni di pausa, ritroviamo la serie inFamous con un sequel che lentamente ma inesorabilmente è cresciuto di importanza e aspettative fino a diventare uno dei "big" della stagione corrente. Il motivo sta sopratutto nel deciso upgrade grafico, che ha catturato l'attenzione del pubblico via foto e filmati, ma anche nella buona reputazione del suo team di sviluppo, quei Sucker Punch che su PlayStation 2 crearono la serie di Sly.
SEQUEL, UPGRADE O RESTYLING? Iniziamo subito col dire che inFamous 2 riprende per filo e per segno la struttura del primo episodio, al punto che, dopo un inizio alla God of War (boss, quick time event e linearità) la sensazione di deja-vu è piuttosto forte. Nell'ordine, ritroviamo la stessa inquadratura, gran parte degli stessi poteri e movimenti per Cole, la divisione tra azioni buone e cattive nonché la struttura free-roaming a sostenere il tutto. Un semplice restyling, quindi? Non proprio, ma anche: la prima novità riguarda infatti il lato tecnico, con un motore grafico più versatile e ottimizzato che garantisce un maggiore impatto visivo e un dettaglio mediamente più alto, oltre a meno difetti visivi. La qualità della grafica è tale che in certe fasi si arriva in prossimità di Uncharted 2, come puro impatto visivo della scena sull'osservatore. Considerato che non parliamo di un gioco lineare (dove le risorse hardware possono essere pianificate) è ancor più impressionante il lavoro svolto dal team creativo. Ovviamente ci sono i casi in cui emerge qualche situazione strana nel comportamento dei personaggi, come in tutti i giochi che usano una struttura aperta. Per quanto dia fastidio vedere un passante incastrato nel fondale, simili bug visivi possono essere facilmente dimenticati, visti gli altri aspetti della realizzazione (sonoro compreso, con un doppiaggio in italiano sopra la media). Essendosi concentrato sulla parte tecnica, anche grazie all'editor che vedremo più avanti, il team Sucker Punch non ha introdotto modifiche sostanziali alla struttura di gioco, quindi se non avevate adorato il primo episodio, difficilmente sarete conquistati da questo seguito. L'UOMO E LA BESTIA, ENTRAMBI POTENZIATI Malgrado si parli di struttura aperta (alla GTA, per intenderci) c'è comunque un abbozzo di trama a guidare le azioni di Cole e dei suoi antagonisti. Lasciata Empire City per l'arrivo di un'improvvisa minaccia che ha raso al suolo la città, il sosia di Jason Statham si sposta in un altro centro degli USA modellato secondo una nota località reale: New Marais. L'ispirazione è ovviamente New Orleans, con le sue paludi, le sue case ottocentesche e i quartieri ricchi di folklore, che danno al paesaggio un look più "umano" e meno artificiale rispetto al primo episodio. All'effetto complessivo, di una città viva e pulsante, contribuisce l'alto numero di personaggi e veicoli presenti su schermo, una cinquantina nelle scene più caotiche con un frame-rate che (pur con alcuni cali) sostiene sempre un simile dettaglio. Tornando alla storia, Cole è alla ricerca del modo con cui potenziare i suoi poteri elettrici per contrastare "La Bestia", cioè l'enorme creatura di pura energia che si sta muovendo lungo la costa Est degli USA spazzando via ogni cosa sul proprio cammino. Benché all'inizio questo essere si annunci come qualcosa di inquietante, con il passare del tempo viene quasi dimenticato, perché il gioco sposta l'attenzione sugli incarichi del momento e sui vari personaggi del cast, mettendo in secondo piano la nostra nemesi. Anche se odiate gli editor o non volete perdere tempo nella progettazione, dovreste provare quello inserito in inFamous 2, che permette di creare nuove missioni secondarie e condividerle immediatamente sulla rete. La sua semplicità di utilizzo, associata a una buona versatilità, incrementa la durata complessiva del gioco, per chi vuole sperimentare combinando in modo creativo personaggi, luoghi e azioni disponibili a Cole. UNA SCATOLA DI COSTRUZIONI IN LIBERTÀ Per rendersi conto di quanto sia facile usare l'editor di livelli, basta dire che dovete solo mettere in pausa e applicare un pizzico di fantasia (dopo aver raggiunto un punto preciso della storia, quando si attiva questa funzione). Tramite un menu a scelta multipla con cui posizioniamo gli oggetti nello scenario, è possibile predisporre una serie continua di battaglie per Cole o semplicemente giocare con la fisica degli oggetti e gli effetti delle esplosioni. La personalizzazione consente di creare i nostri obiettivi e decidere quale comportamento avranno i nemici, o inserirli in zone particolari del fondale per puro divertimento. Mettere un enorme boss in cima a un palazzo può essere veramente spassoso, quando in seguito lo vediamo dimenarsi e tentare ogni strada per cercare di raggiungerci. Ovviamente, vista la semplicità di fondo, le possibilità creative sono più limitate rispetto a un LittleBigPlanet qualsiasi e concentrate sul combattimento, ma è già una conquista che Sucker Punch abbia realizzato un'applicazione simile da gestire via joypad. Visto quanto sono amati gli editor dalla vasta community della rete, è probabile che si assisterà a un continuo rifornimento di livelli amatoriali in arrivo subito dopo l'uscita. Dal menu apposito, infatti, possiamo vedere in qualsiasi momento se ci sono nuove missioni create dagli utenti e scaricarne qualcuna per metterla alla prova. L PARKOUR PER OGNI TIPO DI PUBBLICO Il resto del gioco, come struttura e svolgimento, si conferma sui livelli del primo episodio, con una maggiore varietà nelle missioni, il già citato upgrade tecnologico e una semplicità di utilizzo che fa tanto titolo "casual". Cole si muove infatti rapidamente e in maniera molto "gommosa", attaccandosi da solo a qualsiasi sporgenza, quindi scalando palazzi e strutture con una facilità che l'Uomo Ragno o Ezio possono solo sognare. Allo stesso modo, i poteri elettrici del protagonista sono integrati da continui tutorial (che alla lunga danno fastidio) e comandi molto semplificati che ci impediscono di avere problemi nel colpire i nostri bersagli. inFamous 2, insomma, fa di tutto per farsi accettare immediatamente e ci riesce grazie a dinamiche di gioco molto semplici, ma supera di rado il livello della "produzione mirata" con poca personalità. Come in tutti i giochi basati su free-roaming, inoltre, la monotonia è sempre in agguato, quando si attraversa per la decima volta lo stesso scenario o si combatte il medesimo gruppo di nemici. Detto questo, emergono spesso compiti veramente ingegnosi per il protagonista, che valorizzano i suoi poteri e la sua agilità. L'eccellente aspetto tecnico, inoltre, spinge ad andare avanti solo per gustarsi un altro paesaggio a New Marais o vedere a che punto arriva la distruzione del fondale (vengono fatti a pezzi interi quartieri). Un titolo, insomma, che metterete su per impressionare gli amici, ma che forse non giocherete così spesso.
