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Biografia & Intervista: Eron

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G.O.
view post Posted on 14/7/2011, 17:19      




Biografia:

Eron1
(Spray su Tavola)



Biografia dal Sito Ufficiale: www.eron.it/BIOGRAPHY.html

Davide Eron Salvadei è nato a Rimini nel 1973, dove vive e lavora.
Nel 1988 ha iniziato a praticare lo street-writing e la spray painting, venendo eletto nel 1994 da “AL Magazine” miglior street artist italiano. Nel 2000, crea alcuni deisegni per la serie limitata di T-shirts, “outlinez” insieme a Phase2; l’artista che nel 1970 a New York, inventò lo street-writing. Nel giro di pochi anni ha partecipato a importanti rassegne e mostre collettive, realizzando inoltre diverse opere di committenza pubblica. Tra queste, figura nel 2006 un'importante commissione da parte del Comune di Rimini: un'opera pubblica di 250 metri quadri per valorizzare la zona portuale, le cui 21 tavole preparatorie sono state acquisite dal Museo civico della città.
Tra i riconoscimenti ottenuti dall’artista figura, nel 2008, la vincita del Premio Terna, con la selezione della sua opera insieme ad altre sei. Nel novembre dello stesso anno l'opera Untitled è stata in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma insieme a quelle di artisti come Luigi Ontani, Enzo Cucchi, Flavio Favelli, Gabriele Basilico. Nel 2009, Davide Eron Salvadei, espone al Chelsea Art Museum di New York.
Con l’opera “Forever and ever... Nei secoli dei secoli...”, realizzata da Davide Eron Salvadei nel 2010, per la prima volta nella storia, la street art, entra nel tempio dove l'Arte supera i tempi nei secoli dei secoli. La chiesa. La "consacrazione" di un'arte che fino ad oggi è stata oggetto di un "pregiudizio universale"...
Nel 2011, Eron realizza un’opera per il manifesto di Rimini che rappresenterà l’immagine della città nel mondo. L’opera originale rientra nella collezione permanente del Museo Civico di Rimini insieme alle opere di altri grandi interpreti del manifesto come Renè Gruau, Ugo Nespolo, Marcello Dudovich, Gianluigi Toccafondo, jovanotti, Alessandro Bergonzoni, Milo Manara, Pablo Echaurren.


Intervista:
#1

Decori locali e, come molti tuoi colleghi, hai collaborato alla realizzazione di linee di abbigliamento. Si vive con l’aerosol art?
Ho cominciato a praticare l’aerosol art per pura passione. Adesso riesco anche a viverci ed è la mia unica occupazione.

Cosa rappresenta per te quest’arte? Ha lo stesso valore di quando hai iniziato a dipingere?
Sicuramente adesso ha acquistato ancora più valore sotto molti aspetti, anche se per poterci vivere ho dovuto darmi delle regole organizzative imponendomi quasi un “orario d’ufficio”, con conseguenti giorni di riposo, per riuscire a lavorare bene e con una certa costanza. Tutto ciò non ha comunque influito negativamente sull’aspetto artistico del mio lavoro, anzi, credo che il fatto di avere delle scadenze e dei tempi di consegna da rispettare abbia potenziato la mia creatività.

L’arte dei graffiti e la musica hip hop sono strettamente legati. I media paiono iniziare a reinteressarsi del fenomeno. Cito lo speciale di RaiTre “Hip Hop Generation”. Credi che la riscoperta possa influire scena italiana dei writers?
Penso che ogni manifestazione pubblica che riguarda la cultura dell’hip hop, in tutte le sue forme artistiche, sia tuttora molto contagiata per le nuove generazioni di writers, breakers, rappers e dj’s.

Sei mai stato beccato mentre dipingevi?
In passato è successo più volte, ma per fortuna ogni episodio si è sempre concluso più o meno bene. Nell’agosto del 1991 la polizia ferroviaria di Rimini sparò diversi colpi in aria per impedirci la fuga dopo che avevamo dipinto un vagone nel deposito centrale. Ci arrestarono, ma ci rilasciarono quasi subito archiviando il caso.

Che differenza c’è tra disegnare su un muro o sul vagone di un treno rispetto a una tela?
La differenza è che sulla tela devi fare tutto da solo… sul treno parte dell’opera è data dal contesto circostante nel senso che c’è un’armonia di contrasto tra il dipinto colorato e l’ambiente grigio e meccanico delle ferrovie che completa l’opera.

Sul tuo sito si parla di “Quest’arte etichettata come una forma di vandalismo”. Dipingere sui treni non lo è?
Penso che il fascino dell’aerosol art e del writing sia dato proprio dal fatto che è praticato illegalmente e in luoghi più o meno impensabili. Il fatto che oggi vi siano persone che scrivono su monumenti o vetrine di privati non lo condivido, ma esiste. Forse è l’evoluzione del writing, o forse più che la nuova generazione di writers è la “degenerazione” del writer. Libero.it




Topic con raccolta foto, qui sul forum: https://writerzrevolution.forumcommunity.net/?t=46750667



Edited by G.O. - 16/7/2011, 09:59
 
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